24.09.2018

Autostrade informatiche sulla pista di sci

Laupheim, 25.09.2018. Tecnologia tanta - ma, per favore, comandi facilissimi e, possibilmente, nessun onere aggiuntivo per la manutenzione! Sono queste le sfide con cui i progettisti devono confrontarsi ogni giorno. Una delle soluzioni si chiama CAN bus. Questo sistema gestisce la comunicat Competenza software La logica e l'intelligenza di comando del veicolo sono interamente racchiuse in due centraline di comando principali: la PistenBully Control Unit “PCU” regola l'idraulica di lavoro, mentre il PistenBully Drive Management PDM si occupa della marcia. Le funzioni del veicolo sono gestite in entrambi i casi dai rispettivi protocolli CAN-bus. Sulla base di una ripartizione logica dei compiti, i CAN-bus inviano i comandi alle varie aree: cabina di guida, telaio e idraulica supplementare, sovrastrutture come il verricello o la cabina trasporto persone, attrezzi anteriori e posteriori. Semplificazione dell'analisi Mentre prima tutto passava per un grande gruppo idraulico, adesso questo blocco è stato per così dire “tagliato a fettine”, creando singoli standard seriali, ossia i singoli CAN-bus. Le funzioni non dipendono più le une dalle altre. Per analizzare i guasti, il meccanico una volta doveva conoscere ed esaminare l'intero gruppo idraulico. Adesso può concentrarsi direttamente sul segmento interessato e individuare in modo semplice e veloce qual è la valvola responsabile di una data funzione.  All'interno di ogni CAN-bus sono installati numerosi moduli RIO (Remote Input Output): componenti elettronici affini che si occupano di rilevare i dati dei sensori e di attivare e comandare luci, valvole e simili. Essendo privi di una logica interna, non devono essere programmati in caso di sostituzione e possono essere utilizzati ovunque. Ciò significa che il cliente può controllare da solo se un RIO è davvero difettoso innestandolo in un altro punto. Un esempio: la fresa Dal “BodyCAN”, responsabile del telaio e del supporto-attrezzi, tre valvole realizzano il collegamento con la parte posteriore del veicolo. In questo modo il “RearCAN” può comandare la fresa. Mentre una volta c'erano due connettori di collegamento che potevano avere anche 50 contatti per consentire le numerose funzioni della fresa, adesso esiste un solo connettore, costituito da CAN-bus e alimentazione di tensione, per un totale di appena 5 contatti! I cavi che vanno alla fresa sono posati a bordo veicolo senza nessuna diramazione. Tutto questo significa: strutture molto semplici, bassa suscettibilità ai guasti e soprattutto semplicità dell'analisi guasti grazie alla “diagnosi on-board”. Codici anche in formato testo Una novità nella diagnosi dei guasti è il testo in chiaro visualizzato in lingua tedesca e inglese di fianco al codice. Oltre all'analisi del guasto, il testo riporta anche la procedura per la sua rimozione. In questo modo si riducono a priori gli oneri di riparazione. Un'enorme semplificazione per il servizio assistenza di PistenBully, ma soprattutto per gli operatori e i meccanici dei clienti, che possono così individuare e risolvere da soli molti problemi. Risparmiare tempo e denaro Sul nuovo PistenBully 600 la lunghezza complessiva dei cavi si è ridotta del 25% circa, nonostante il maggior numero di funzioni. I lavori di posa dei cavi sono stati minimizzati, i cablaggi sono stati estremamente ridimensionati e anche il peso è diminuito. Ne consegue che anche il numero di connettori e delle possibili cause di guasto è stato ridotto del 25%. Tutto questo fa risparmiare molto tempo e limita i costi.